A volte ritornano ... parliamo di Macramé

Date d'insertion: 20/06/2004

Care signore mie,



eccomi di nuovo qui. Ho titolato "a volte ritornano" perché non sono scomparsa. Come preannunciato ho fatto una specie di vacanza di 4 giorni e al ritorno è avvenuto il solito, immancabile, prevedibile apriti cielo di lavoro arretrato da sbrigare. Sembra che tutti abbiano bisogno di te solo quando non ci sei?

Comunque eccomi qui di nuovo. . . e con il "macramè" come promesso.


Ho visitato la scuola di Chiavari dove ho conosciuto una splendida signora che insegna quest'arte antichissima e originalissima.


Un po' di storia:


La parola "macramè" deriva dall'arabo mahrama (fazzoletto), termine con il quale venivano indicati infatti gli ampi fazzoletti ornati di frange che donne e uomini portavano sul capo. Tuttavia la tecnica dell'annodare e dell'intrecciare, che del macramè è la base, è presente fin dai tempi più immemorabili presso un po' tutte le antiche civiltà: dall' Incaica alla Cinese, dove, fino ad un certo periodo, cordicelle con nodi sostituivano anche la scrittura come mezzo di comunicazione, a quella Egizia, Babilonese e Giapponese, dove più le vesti erano adorne di frange e nodi, più denunciavano l'appartenenza ad una casta elevata di chi li indossava.

Per quanto riguarda l'Italia, la tecnica del nodo trovò terreno fertile nel Chiavarese, grazie alla presenza di una fiorente civiltà dell'artigianato tessile, soprattutto attinente la lavorazione delle tele di lino, il tessuto più adatto per la lavorazione del macramè. E già nel Seicento il commercio della biancheria così lavorata doveva essere assai florido se esistono documenti sull'attività di un certo Giuseppe Perazzo, genovese d'origine, che nel 1680 a Costantinopoli praticava il commercio del macramè di Chiavari, con il quale erano decorate con pizzi e nodi solo le tele più sottili e delicate imbiancate nelle acque del fiume Entella. Ma quello che è più interessante sapere è che anche gli uomini si dedicavano al macramè: e chi più dei pescatori e dei marinai, così esperti nell'arte di fare nodi? E proprio alla loro abilità si deve la creazione di veri e propri pezzi da museo, lavorati con pazienza e passione durante i lunghi mesi passati per mare.



(Bibliografia : Macramè - D. Ciotti - Fabbri Editori 1977)



Per informazioni sulle lezioni potete rivolgervi a:



Nicoletta Demastini - Chiavari - tel. 0185 307753



Se non volete lezioni potrete anche semplicemente ammirare una produzione incredibile e preziosa. Veri, splendidi capolavori d'arte.

Potrete anche acquistarla naturalmente, ma vi avviso che i prezzi sono, peraltro giustamente, proibitivi.



Vi avevo promesso uno schema originale per il "Punto Assisi" e non vi deluderò. Ho approntato uno schema con rose. Mi manca qualche dettaglio poi lo invierò a Cristina che provvederà a pubblicarlo.



Buona settimana anche a Voi.

Sempre vostra ... Penelope.

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